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SPIRITUALITA' E IMPEGNO

** Il sito è stato ripubblicato il 7 Dicembre 2016 dopo alcuni mesi di inattività dovuta a problemi tecnici **

Questo sito si mette al servizio - offrendo anche uno spazio di confronto - di coloro che sono impegnati da cristiani nell'ambito pastorale e sociale allo scopo di coniugare la dimensione della spiritualità con quella dell'azione concreta mettendone in evidenza il rapporto vicendevole senza del quale perderebbero la loro specificità e la loro forza. (cfr. un classico della spiritualità: "L' anima dell'apostolato" che sta nella vita interiore, del benedettino abate Jean-Baptiste Gustav Chautard).

* Anzitutto, senza spiritualità non si campa e senza impegno ci si sente inutili.   Nessun cristiano può essere inattivo o addirittura indifferente alla sorte degli altri. I talenti ricevuti vanno debitamente trafficati come ci insegna il Vangelo a beneficio degli altri. Infatti il cristiano sa che Dio non ha bisogno di noi; siamo noi che abbiamo bisogno di lui, ed il Signore sa che il prossimo ha bisogno di noi. 
A quello ci manda promettendoci che ritiene fatto a sé tutto ciò che facciamo al più piccolo dei fratelli. E perché on avessimo dubbi, il cap. 25 di Matteo ci ricorda che il giudizio universale comincerà dall'amore del prossimo: "Avevo fame e mi hai dato da mangiare" con tutto quello che segue. In questo Spirito si può affermare con verità che tutto ciò che sono, tutto ciò che ho imparato, tutto ciò che ho, non è  solo mio ma del prossimo. Questa logica non fa aumentare il numero dei poveri ma dei "ricchi", cioè di coloro che finalmente possono godere dei diritti di uguaglianza come tutti gli altri.
Nella storia della spiritualità  cristiana emerge evidente una costante: i più grandi santi della carità coincidono con i mistici e con i contemplativi. Il loro impegno verso i poveri è la misura del loro amore verso il Signore.

* Per spiritualità si vuole intendere una cosa ben precisa cioè una vita secondo lo Spirito il quale "da la vita"e ispira i gesti che la esprimono. Egli è la sorgente della carità, infatti l'apostolo ce lo ricorda quando afferma "l'amore di Dio è diffuso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato donato" (Rom. 5,5). Egli stesso è Colui che dà qualità divina alla opere di carità che il cristiano compie per cui l'amore del prossimo esercitato dal cristiano non può essere semplice  atto di filantropia ma è testimonianza dell'amore di Dio per cui il destinatario del bene che si compie può cogliere nel gesto di solidarietà il riflesso dell'amore personale di Dio verso di lui. Più la spiritualità è profonda e maggiori saranno le opere compiute per amore.
La spiritualità e l'impegno soffrono nel nostro tempo di alcuni rischi e cioè che la spiritualità si traduca  in uno spiritualismo disincarnato e l'impegno sociale in una azione puramente orizzontale.
Già Paolo VI denunciava questo pericolo riguardo particolarmente ai gruppi ecclesiali sorti nel dopo Concilio, dicendo che ve ne sono di quelli che soffrono della "tentazione antisociale" e di quelli che soffrono della "tentazione anticontemplativa". Nel contesto attuale si sente l'urgenza dell'una e dell'altra dimensione.

* Tutto questo ha rapporto con la nuova evangelizzazione che esige non il moltiplicarsi di parole o di convegni ma di un linguaggio nuovo che apra ad una nuova comprensione del messaggio evangelico mediante una testimonianza  più vissuta che proclamata. E' la Chiesa nel suo essere comunità di amore che diventa la nuova parola da annunciare al mondo e che privilegia decisamente la vita quotidiana della gente dove essa incontra i problemi e dove vive le aspirazioni migliori sapendo di far parte di una convivenza umana che va amata e rispettata.
In questa ottica è da rivalutare l'importanza della vita quotidiana - la grandezza della normalità! - personale e comunitaria quale prima testimonianza da offrire a Dio e al "mondo" che non crede all'amore ma che lo cerca e che lo vorrebbe trovare soprattutto nelle dimensioni feriali dove la carità si fa relazione. Come in Dio. Seguendo  la testimonianza della comunità primitiva, narrata dagli Atti degli apostoli: "I discepoli erano assidui nell'ascolto della Parola e dell'insegnamento degli apostoli, nella frazione del pane e nella carità fraterna fino alla condivisione dei beni." (At. 2, 42).

Messaggio ripreso da S. Paolo nella lettera agli Efesini e sviluppato al fine di rendere i cristiani consapevoli di far parte di una comunità nella quale sono inseriti come membra vive: "Viviamo secondo la verità nella carità e cerchiamo di crescere in ogni cosa verso Cristo, che è il capo. Da lui tutto il corpo ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità". (Ef. 4, 15-16)

* La dimensione teologica che sta a fondamento della spiritualità e dell'impegno ha trovato espressioni magnifiche, già agli inizi, come possiamo leggere:
 
- "La fede è il principio, la carità è il compimento" (S. Ignazio di Antiochia Lettera ai Romani), perciò fede e carità si sostengono vicendevolmente e condividono la stessa sorte. Se la fede è forte la carità sarà ardente, se incerta la carità sarà fragile. 

- "La fede barcollerà se vacillerà l'autorità delle Divine Scritture e, barcollando la fede, anche la carità si illanguidisce (S. Agostino De Doctrina christiana 1,37).
S. Agostino ci ricorda che "chi vede la carità vede la Trinità" (De Trinitate, 8,12).
Se la Chiesa non è carità si pone una contraddizione insanabile perché si pretende di dividere l'amore dalle opere che lo devono manifestare, come se fosse possibile fare carità senza essere carità "dentro".

- "il mistero della Trinità è la triplice fonte della Chiesa"(S. Girolamo dall'omelia ai neofiti sul Salmo 41) la chiesa deriva dalla carità di Dio è frutto del suo amore ed è fatta a "sua immagine e somiglianza".

La vita cristiana si riassume nella parola di S. Paolo: "Tutto ciò che fate in parole e in opere tutto si compia nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, rendendo grazie - ευχαριστουντες - per mezzo di lui a Dio Padre" (Col. 3,1 7). Come indica il termine greco la vita del cristiano diventa "eucaristica", quale frutto e prolungamento del mistero celebrato nella liturgia.

 

Puoi consultare anche il sito:
www.coordinamentoregionale.sitiwebs.com 

Ed anche l'altro sito collegato:
https://sites.google.com/site/spiritualitaimpegno/
che dà la possibilità, attraverso l'audio, di ascoltare dalla viva voce riflessioni spirituali  su temi diversi - indicati nella cartella che ne porta il nome - delle quali è riportato anche  il testo scritto, per comodità del "visitatore".

vedi anche il sito nuovissimo in lavorazione:
http://contemplazioneperimmagini.sitiwebs.com/

Puoi consultare anche il sito Universitario:
http://www.novaetvetera.sitiwebs.com

L'indice - sommario dei contenuti del sito è disponibile in formato PDF:

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