"CENACOLO DEI LETTORI δίδασκλεϊον"
COME EDUCARE ALLA LETTURA
Proposta
Natura e finalità - L’urgenza culturale e sociale di questa iniziativa nasce dalla comune constatazione, ormai sempre più evidente ai più, che il nostro popolo non legge. Pur potendolo, non dedica tempo alla lettura:, preferisce fare altro nelle ore libere, con la conseguenza, per niente esaltante, di un generale impoverimento culturale che incide in modo negativo sulla qualità della vita nelle sue dimensioni interiori e nei suoi rapporti social fino a renderla facilmente manipolabile soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione asserviti a scopi diversi dal vero bene delle persone.
Il leggere, al contrario, rafforza la propria identità, la consapevolezza di sé, tonifica le convinzioni attraverso il confronto e aiuta nella elaborazione personale delle scelte più importanti.
Con questa iniziativa ci proponiamo di fare breccia nel muro dell’indolenza intellettuale e contrastare la comoda “cultura” televisiva, che tende ad omologare nel pensiero, nello stile di vita e nei comportamenti.
Educare in una società iperattiva come la nostra, significa aiutare le persone a passare dall’euforia del fare all’euforia del pensare: cioè “re – imparare” attraverso la lettura, non solo a riflettere, ma anche a parlare e, se Dio volesse, anche a scrivere.
Il libro - Suscitare la passione per la lettura personale significa anche superare la condizione di semplici ascoltatori. E non è poco. Infatti se ci limitiamo ad ascoltare saremo sempre degli scolari e mai dei discepoli. La formazione non può prevedere solo la comunicazione verbale, che facilmente può cancellarsi dalla memoria, ha bisogno del libro aperto davanti agli occhi e alla mente.
Educare alla lettura inoltre significa rendere possibile l’accesso diretto alle fonti, alle grandi opere, ai capolavori e ai grandi autori che hanno segnato il cammino dell’umanità in modo indelebile trascurando invece i libri che durano lo spazio di un mattino.
Chi non legge si perde! Infatti se siamo ignoranti penseremo inevitabilmente di essere poveri, mentre siamo circondati da grandi tesori di cultura, soffrendo per di più la tentazione di cercare altrove e lontano ciò che abbiamo in casa e vicino ma che non conosciamo.
Il metodo - La lettura ha bisogno di un metodo, di conoscere strumenti e luoghi. Non si tratta, beninteso, di una lettura solitaria ma di costituire una “comunità di lettori”, “per leggere insieme lo stesso testo e confrontarsi su di esso.. Nasce così un cenacolo di lettori.
Anche la lettura ad alta voce dà una risonanza più profonda al testo, come anche leggere in silenzio in una sala di lettura ha un sapore e una incidenza particolare. Serve essere guidati da un moderatore che introduca e che accompagni e dia la possibilità di esprimere liberamente a ciascuno dei partecipanti ciò che la lettura gli ha suscitato.
E’ da riconoscere che questa iniziativa ha una sua novità e una sua originalità che può rappresentare davvero una via nuova per la formazione umana e spirituale delle persone e per la edificazione di comunità più vive.
Programma e partecipazione - con queste indicazioni si può costruire un programma accessibile a molti, definendone il metodo, il calendario di incontri, la scelta degli autori e delle opere. Di comune accordo.
Ci sia di stimolo e ci accompagni in questa esperienza la parola di S. Ambrogio:
“Raccogli l’acqua di Cristo, quell’acqua che loda il Signore. Raccogli da più luoghi l’acqua che lasciano cadere le nubi dei profeti. Chi raccoglie acqua dalle montagne e la convoglia verso di sé o attinge alle sorgenti, lui pure come le nubi, la riversa sugli altri. Riempine dunque il fondo della tua anima, perché il tuo terreno sia innaffiato e irrigato da proprie sorgenti. Si riempie chi legge molto e penetra il senso di ciò che legge; e chi si è riempito può irrigare altri. La Scrittura dice:”Se le nubi sono piene di acqua, la rovesciano sopra la terra” (Qo 11,3) - (S.Ambrogio, lettera 2, 1-2.4-5: PL 16,847-881)
Per ulteriori informazioni:
Coordinamento regionale dei Centri Cattolici della Lombardia – tel. 02/72080646 e-mail: luciano@baronio.org

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