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DAL “VOCABOLARIO SPIRITUALE” DI PAPA FRANCESCO 
 
 
Riportiamo alcune frasi, particolarmente incisive, pronunciate dal Santo Padre in questi primi giorni del suo ministero che hanno fatto breccia nell'animo dei credenti e dei non credenti. L'attenzione che hanno avuto  ha fatto sì che i suoi messaggi siano giunti ovunque, gioiosamente accolti  per la  spontaneità, la semplicità e la forza con le quali  si é rivolto ai fedeli e al mondo.  "Il profumo di Vangelo” che emanano ci rende tutti più consapevoli che a Cristo dobbiamo guardare e alla Parola che Egli ha portato  all'umanità per la sua salvezza. Le parole del Papa ne sono una eco autentica e autorevole: non basta gioirne, occorre farle proprie per la parte che ci riguarda, come singoli e come popolo. L'averle riportate in questo "vocabolario" ha lo scopo non solo di facilitare la memoria, ma soprattutto di prolungarne nel tempo i frutti spirituali. 
 
Sono stato chiamato ad essere vescovo di Roma
Pregate per me perché il Signore mi benedica

Camminare – edificare – confessare:
 guardando alla croce di Cristo.
Se non si confessa Cristo si confessa la mondanità del demonio.
Se non pregate il Signore, pregate il diavolo.
Il demonio ci tenta.Ogni giorno ci offre motivi di tristezza per allontanarci da Dio.
Chi non si confessa a Dio, si confessa al diavolo.
Se dimenticherete di confessare la vostra fede potrete essere preti vescovi e cardinali, ma non potrete chiamarvi cristiani.

Il carrierismo
è contro testimonianza, è una piaga.
 
L’odio, l’invidia e la superbia sporcano la vita.

Non dobbiamo avere paura
della bontà, dell’amore e della tenerezza e della amicizia. Vivete con sincerità le amicizie.
La tenerezza è fortezza d’animo, capacità di amare.
Gesù Cristo attrae e persuade.
Accogliere con affetto l’intera umanità, specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli: chi ha fame, sete, chi è straniero, nudo, malato o in carcere.
Il vero potere è servizio, non è dominio sugli altri.

Custodire se se stessi, custodire gli altri, il popolo, i poveri,custodire il creato, custodire Gesù Cristo dentro di sé.
La misericordia di Dio. Dio non si stanca mai di perdonarci. Se Dio non fosse misericordioso, se non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe, il mondo sarebbe già crollato. Vedi il discorso di S. Bernardo sulla misericordia citato dal S. Padre in occasione della presa di possesso di S. Giovanni in Laterano, pubblicato su questo sito alla voce "Dai maestri di vita spirituale".
Peccatori si ma non corrotti. La corruzione è come l’alito cattivo, non ci si rende conto di averlo serve qualcuno te lo dica. La corruzione più che perdonata va guarita perché è una malattia.
Il corrotto è colui che passa la vita fra le scorciatoie dell’opportunismo.
Il corrotto… se le cose si mettono male conosce tutte le scuse per cavarsela, come ha fatto l’amministratore corrotto (Lc.16, 1-8) che ha anticipato la filosofia degli abitanti di Buoenos Aires del “fesso chi non ruba”. Il corrotto ha la faccia da santarellino. Come diceva mia nonna. Si meriterebbe un dottorato honoris causa in cosmetica sociale.

 "Non si possono costruire ponti tra gli uomini dimenticando Dio: Ma non si possono creare legami veri con Dio, ignorando gli altri"

Giovani vi voglio tutti protagonisti.
Giovani, dovete avere spirito missionario e mescolarvi con gli altri. Voglio una Chiesa per le strade. Voglio anche i giovani per le strade. E ragazzi che parlano di Gesù Cristo.
Non abbiate paura della libertà, anche se molti furfanti vi stanno vendendo falsità perché abbiate paura della vita.

Amare i poveri
.Ah, come vorrei una chiesa povera, e per i poveri.
Francesco d’Assisi l’uomo della povertà. L’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato.
 
Il pericolo più grande per la Chiesa è quella “mondanità spirituale” già denunciata dal grande gesuita Henri Du Lubac: “E’ più disastrosa della lebbra perché significa mettere al centro se stessi”
 
- Dobbiamo essere vicini agli uomini e alle donne che pur non riconoscendosi in nessuna tradizione religiosa sono in cerca della verità, della bontà e della bellezza, che è verità, bontà e bellezza di Dio.
 
- Confido - che potremo proseguire fraternamente il proficuo dialogo che il Concilio auspicava e che si è realizzato portando non pochi frutti. Confermo sin d'ora la mia ferma volontà di proseguire nel cammino del dialogo ecumenico. La Chiesa cattolica - ha proseguito - é consapevole dell'importanza della promozione dell'amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diverse tradizioni religiose.
 
Abbiate cura uno dell’altro in famiglia. I coniugi si custodiscono a vicenda, poi insieme hanno cura dei figli e poi i figli hanno cura dei genitori.

«Occorre uscire da se stessi per andare incontro agli altri, verso le periferie, verso quelli che sono più lontani, che più hanno bisogno di consolazione, di aiuto». Il Pontefice ha ricordato che «seguire, accompagnare Cristo, rimanere con Lui esige un “uscire”: uscire. Uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio».

Gesù non ha casa - "non so dove posare il capo" - perchè la sua casa è la gente!

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