Inno Akathistos
“E’ l’inno liturgico della chiesa bizantina del sec V. Akatistos significa “non seduti” cioè in piedi perché lo si deve cantare o recitare stando in piedi in segno di rispetto e di vernazione verso la Madre di Dio.
La struttura mistica e sillabica si ispira alla celeste Gerusalemme del capo 21 dell’Apocalisse da cui desume le immagini. L’inno consta di 24 stanze, quante sono le lettere dell’alfabeto greco con le quali ogni stanza comincia.
E’ stato pensato in due parti distinte, su due piani quello della storia e quello della fede e con due prospettive intrecciate, quella cristologica e quella ecclesiale attraverso le quali viene illuminato il mistero della Madre di Dio.
La prima parte dell'Akathistos (stanze 1-12) segue il ciclo del Natale, ispirato ai Vangeli dell'Infanzia, mentre la seconda parte (stanze 13-24) propone e canta ciò che la Chiesa professava di Maria, nel mistero del Figlio Salvatore e della Chiesa dei salvati. L'Akathistos è una composizione davvero ispirata. Conserva un valore immenso:
- a motivo del suo respiro storico-salvifico, che abbraccia tutto il progetto di Dio coinvolgendo la creazione e le creature, dalle origini all'ultimo termine, in vista della loro pienezza in Cristo;
- a motivo delle fonti, le più pure: la Parola di Dio dell'Antico e del Nuovo Testamento, sempre presente in modo esplicito o implicito; la dottrina definita dai Concili di Nicea (325), di Efeso (431) e di Calcedonia (451), dai quali direttamente dipende; le esposizioni dottrinali dei più grandi Padri orientali del IV e del V secolo, dai quali desume concetti e asserzioni;
- a motivo della sua sapiente forma espressiva che, assumendo le immagini più eloquenti dalla creazione e dalle Scritture, passo passo eleva la mente e la porta alle soglie del mistero contemplato e celebrato: quel mistero del Verbo incarnato e salvatore che - come afferma il Vaticano II - fa di Maria il luogo d'incontro e di riverbero dei massimi dati della fede (cf Lumen Gentium, 65).
Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha concesso con Decreto del 31 Maggio 1991 l'indulgenza plenaria ai fedeli che celebrano comunitariamente L’Akathistos in chiesa.
PARTE PRIMA o PROEMIO
L'Angelo, venuto a conoscenza dell'arcana missione, si recò subito alla casa di Giuseppe e disse alla Vergine: Colui che nella sua discesa fa abbassare i cieli, restando immutato, tutto in Te si racchiude. E contemplandolo io nel tuo seno prendere forma di servo, estatico a Te esclamo: Salve, o Sposa inviolata!
L'Angelo che tiene il primato, fu mandato dal cielo a recare il saluto alla Madre di Dio: e al vederti, o Signore, in una al suo saluto prendere corpo umano, rimase attonito, ed estatico a lei diceva:
Salve, per te splenderà la gioia;
Salve, per te cesserà la maledizione;
Salve, redenzione del caduto Adamo;
Salve, riscatto delle lacrime di Eva;
Salve, altezza incomprensibile alla umana intelligenza;
Salve, profondità imperscrutabile alle menti degli Angeli;
Salve, trono regale;
Salve, perché reggi Colui che tutto regge;
Salve, stella nunzia del sole;
Salve, nel cui grembo Dio si incarna;
Salve, per te si rinnova la creazione;
Salve, per te il Creatore si fa Bambino.
Salve, o Sposa inviolata!
La Santa Vergine, sapendosi legata alla purezza, animosa risponde a Gabriele: Lo strano tuo parlare è per me inammissibile. Come mai parli tu di concepimento in seno virgineo esclamando: Alleluia?
Cercando la Vergine di conoscere la misteriosa novella, rivolta al messaggero soggiunse: Dimmi, da grembo votato alla verginità come può essere generato un figlio? Con riverenza l'Angelo a lei rispose:
Salve, o partecipe d'ineffabile disegno;
Salve, fede di eventi che maturano nel silenzio;
Salve, preludio dei miracoli di Cristo;
Salve, compendio dei suoi dogmi;
Salve, celeste scala per cui discese Dio;
Salve, ponte che conduce dalla terra al cielo;
Salve, degli Angeli inaudita meraviglia;
Salve, dei demoni terribile sconfitta;
Salve, perché ineffabilmente generasti la Luce;
Salve, perché a nessuno ne rivelasti il mistero;
Salve, perché trascendi la scienza dei saggi;
Salve, perché illumini il cuore dei credenti.
Salve, o Sposa inviolata!
La virtù dell' Altissimo adombrò allora la Vergine pura, affinché concepisse; e dimostrò il fertile seno di lei qual soave campo a tutti coloro che vogliono mietervi salvezza, salmeggiando: Alleluia!
Portando Iddio nel grembo, corse la Vergine ad Elisabetta; e il pargoletto di costei riconobbe subito quel saluto, ed esultò, e con salti, quasi cantici, verso la divina Madre esclamava:
Salve, virgulto di pianta che non si dissecca;
Salve, possesso di frutto che non marcisce;
Salve, perché allevi Colui che con amore nutre gli uomini;
Salve, Genitrice di Colui che crea la nostra vita;
Salve, campo che germoglia abbondanza di misericordie;
Salve, mensa che porti ricchezza di propiziazione;
Salve, perché fai rifiorire il giardino di delizie;
Salve, perché prepari il porto alle anime;
Salve, incenso che rende gradite le suppliche;
Salve, propiziatrice di perdono al mondo intero;
Salve, compiacenza di Dio verso gli uomini;
Salve, fiducia degli uomini in Dio.
Salve, o Sposa inviolata!
Una tempesta di opposti pensieri sentì in sé il savio Giuseppe. Si turbò: ti sapeva Vergine, ed ora ti sospetta legata in segreto coniugio, o Immacolata. Ma, come apprese il tuo concepimento per opera di Spirito Santo, disse: Alleluia!
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A Te, Madre di Dio, che guidasti la mia difesa, io, tua Città, innalzo l'inno della vittoria e della riconoscenza, per essere stata salvata da terribili sciagure: Tu, però, che hai potenza invincibile, liberami da ogni sorta di pericoli, sicché io a Te esclami: Salve, o Sposa inviolata!
PARTE SECONDA
I pastori udirono che gli Angeli inneggiavano alla venuta di Cristo incarnato; e, corsi a lui come a Pastore, lo mirano quale Agnello immacolato nutrirsi nel seno di Maria e lei celebrano così:
Salve, Madre dell' Agnello e del Pastore;
Salve, ovile delle spirituali pecorelle;
Salve, difesa contro gli invisibili nemici;
Salve, chiave, che apre le porte del paradiso;
Salve, perché il cielo si allieta con la terra;
Salve, perché la terra canta in coro con i cieli;
Salve, bocca degli Apostoli, che mai non tace;
Salve, coraggio invincibile dei martiri;
Salve, forte baluardo della fede;
Salve, fulgido vessillo della grazia;
Salve, perché spogliasti l'inferno;
Salve, perché ci rivestisti di gloria.
Salve, o Sposa inviolata!
I Magi, appena videro l'astro che guidava a Dio, tennero dietro al suo fulgore: l'ebbero come faro, e con esso cercavano il potente Sovrano, e, raggiunto l'Inarrivabile, gioirono a lui esclamando: Alleluia!
I figli dei Caldei videro nelle mani della Vergine, Colui che con le sue mani plasmò gli uomini; e comprendendo essere lui il Signore, benché avesse preso forma di servo, si affrettarono ad adorarlo con doni, ed esclamare alla Benedetta:
Salve, Madre dell' astro che mai tramonta;
Salve, luce del mistico giorno;
Salve, perché hai spento la fucina dell'inganno;
Salve, perché illumini gli iniziati al mistero della Trinità;
Salve, perché spodestasti il crudele tiranno degli uomini;
Salve, perché hai manifestato Cristo Signore amico degli uomini;
Salve, perché riscatti dalla barbara idolatria;
Salve, perché liberi dalle opere di corruzione;
Salve, perché hai fatto cessare l'adorazione del fuoco;
Salve, perché ci hai liberati dalla fiamma delle passioni;
Salve, guida di saggezza per i credenti;
Salve, gioia di tutte le generazioni.
Salve, o Sposa inviolata!
Divennero i Magi divini araldi: tornati in Babilonia adempirono, o Signore, il tuo responso, e a tutti proclamarono Te o Cristo, lasciando Erode delirante, che non seppe cantare: Alleluia!
In Egitto facesti splendere la luce della verità e fugasti le tenebre della menzogna; poiché rovinarono i suoi idoli, non sostenendo la tua possanza, o Salvatore; e coloro che ne andarono liberi, esclamavano alla Genitrice divina:
Salve, perché riportasti gli uomini sul retto sentiero;
Salve, sterminio dei demoni;
Salve, perché calpestasti l'inganno dell' errore;
Salve, perché smascherasti la frode degli idoli;
Salve, mare che sommergesti il pur avveduto Faraone;
Salve, pietra che dissetasti gli assetati della vita;
Salve, colonna di fuoco, che guida coloro che sono nelle tenebre;
Salve, protezione del mondo più grande della nube;
Salve, cibo sostitutivo della manna;
Salve, perché largisci la santa allegrezza;
Salve, Terra promessa;
Salve, perché da te sgorga latte e miele.
Salve, o Sposa inviolata!
A Simeone ch'era per partire da questo mondo fallace, fosti presentato bambinello, mentre gli eri noto come Dio perfetto, e per ciò rimase attonito per l'ineffabile tua sapienza ed esclamò: Alleluia!
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A Te, Madre di Dio, che guidasti la mia difesa, io, tua Città, innalzo l'inno della vittoria e della riconoscenza, per essere stata salvata da terribili sciagure. Tu, però, che hai potenza invincibile, liberami da ogni sorta di pericoli, sicché io a Te esclami: Salve, o Sposa inviolata!
PARTE TERZA
Una nuova creazione rivelò il Creatore apparso fra noi sue creature; poiché germogliando in seno incontaminato, lo serbò intatto quale era prima, sì che noi, contemplando tale prodigio, inneggiamo alla Vergine esclamando:
Salve, fiore della verginità;
Salve, corona della castità;
Salve, simbolo luminoso della (nostra) resurrezione;
Salve, rivelatrice della vita angelica;
Salve, pianta dai mirabili frutti, che nutrono i fedeli;
Salve, albero dalle ombrose fronde, che offre riparo a molti;
Salve, perché portasti in grembo Colui che è guida agli erranti;
Salve, perché generasti Colui che è il liberatore di prigionieri;
Salve, propiziatrice del giusto Giudice;
Salve, riconciliazione per molti erranti;
Salve, rifugio di chi è privo di fiducia;
Salve, amore, che supera ogni desiderio.
Salve, o Sposa inviolata!
Vagheggiando il prodigioso parto, distacchiamoci da questo mondo, elevando al cielo la nostra mente; poiché l'Altissimo Iddio apparve in terra umil uomo, per attrarre in alto chi a lui canta: Alleluia!
L'incomprensibile Verbo nella sua pienezza discese in terra rimanendo anche nei cieli; poiché, senza cambiar di luogo, Iddio si abbassò e nacque dalla Vergine, che divinamente assorta, udiva così:
Salve, dimora del Dio infinito;
Salve, porto del venerando mistero;
Salve, verità incomprensibile per gli infedeli;
Salve, vanto certo per i credenti;
Salve, cocchio santissimo di Colui che siede sui Cherubini;
Salve, dimora bellissima di Colui che è sopra i Serafini;
Salve, perché concili cose opposte;
Salve, perché disposi la verginità con la maternità;
Salve, perché hai distrutto la trasgressione;
Salve, perché per Te fu riaperto il paradiso; .
Salve, perché sei la chiave del regno di Dio;
Salve, speranza di beni eterni.
Salve, o Sposa inviolata!
Tutta la natura angelica restò sorpresa per la grande opera della tua incarnazione; perché vedeva Colui che è inaccessibile come Dio, accessibile a tutti come uomo, conversare con noi e ascoltare da tutti: Alleluia!
Dinanzi a Te, o Madre di Dio, noi vediamo diventare muti, come pesci, i più eloquenti oratori; poiché non sono in grado di spiegare come Tu, rimanendo Vergine, potesti partorire. Noi, però, ammirando tal mistero, con fede esclamiamo:
Salve, dimora della sapienza di Dio;
Salve, erario della sua provvidenza;
Salve, perché hai dimostrato ignoranti i filosofi;
Salve, perché hai reso incapaci di parlare i retori;
Salve, perché i sottili ragiona tori sono divenuti ottusi;
Salve, perché i cantori di miti si sono inariditi;
Salve, perché dissolvi i sofismi degli Ateniesi;
Salve, perché ricolmi dei pescatori le reti;
Salve, perché ci sollevi dall'abisso dell'ignoranza;
Salve, perché a molti fai risplendere la luce della verità;
Salve, nave di quanti vogliono salvarsi;
Salve, porto dei naviganti in questa vita.
Salve, o Sposa inviolata!
Colui che regge l'universo, volendo salvare il mondo, venne ad esso spontanea-
mente; e benché come Dio fosse nostro Pastore, per amor nostro apparve uomo come noi; come uomo attirò a sé l'uomo, mentre come Dio sente dirsi: Alleluia!
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A Te, Madre di Dio, che guidasti la mia difesa, io, tua Città, innalzo l'inno della vittoria e della riconoscenza, per essere stata salvata da terribili sciagure. Tu, però, che hai potenza invincibile, liberami da ogni sorta di pericoli, sicché io a Te esclami: Salve, o Sposa inviolata!
PARTE QUARTA
Sei Tu, o Vergine Madre di Dio, la difesa celle vergini e di tutti coloro che a Te ricorrono; poiché tale ti costituì il Fattore del cielo e della terra, o Integerrima, dopo aver preso dimora tuo seno, insegnando a tutti ad esclamare:
Salve, colonna della verginità;
Salve, porta della salvezza;
Salve, iniziatrice della nuova spirituale creazione;
Salve, dispensatrice della bontà divina;
Salve, perché rigenerasti i concepiti nel peccato;
Salve, per Te rinsavirono gli stolti;
Salve, perché annientasti il corruttore delle menti;
Salve, perché partoristi il seminatore della castità;
Salve, o talamo di nozze illibate;
Salve, perché riconcili col Signore i fedeli;
Salve, o bella educatrice delle vergini;
Salve, perché adorni a spose le anime sante.
Salve, o Sposa inviolata!
Vien meno ogni inno, o Signore, che abbracciar voglia la copia delle molte tue misericordie. Certo, Re Santo, se ti offrissimo cantici d'egual numero che i granelli di sabbia, non faremmo mai cosa degna di quanto elargisti a noi che esclamiamo: Alleluia!
Noi miriamo la Vergine Santa quale lampada splendente, apparsa a quelli che sono nelle tenebre; poiché avendo fornito il Lume immortale, guida tutti alla cognizione divina, illuminando di splendore le menti e viene onorata così:
Salve, raggio del sole spirituale;
Salve, dardo della luce che mai tramonta;
Salve, fulgore che illumina le anime;
Salve, tuono che atterrisce i nemici;
Salve, perché fai sorgere la luce sfolgorante;
Salve, perché fai sgorgare il fiume dall'inesauribile corrente;
Salve, simbolo del Fonte battesimale;
Salve, perché togli le macchie del peccato;
Salve, lavacro che purifica la coscienza;
Salve, coppa che mesci la gioia;
Salve, fragranza del profumo di Cristo;
Salve, vita del mistico convito.
Salve, o Sposa inviolata!
Colui che rimette i debiti a tutti gli uomini, volendo perdonare le antiche offese, spontaneamente venne presso i disertori della sua grazia, e,lacerata la condanna del peccato, da tutti sente esclamare: Alleluia!
Lodando il tuo parto, o Madre di Dio, tutti Ti celebriamo come un Tempio vivente. Nel tuo grembo, infatti, abitò il Signore, Colui che l'universo regge nelle sue mani. Egli ti fece santa e ricca di gloria ed insegnò a tutti a cantare a Te:
Salve, Tempio del Verbo di Dio;
Salve, la più santa di tutti i santi;
Salve, Arca d'oro, cesellata dallo Spirito Santo;
Salve, tesoro inesauribile della vita;
Salve, diadema prezioso dei pii regnanti;
Salve, augusta gloria dei sacerdoti santi;
Salve, torre incrollabile della Chiesa;
Salve, fortezza inespugnabile della potestà;
Salve, per Te si innalzano i trofei;
Salve, per Te soccombono i nemici;
Salve, salute del mio corpo;
Salve, salvezza dell'anima mia.
Salve, o Sposa inviolata!
o Madre, degna di ogni lode, Genitrice del Verbo di Dio, il più Santo di tutti i santi, accogli la presente nostra offerta. Liberaci tutti da qualunque sventura e preserva dalla pena futura coloro che a Te esclamano: Alleluia!
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A Te, Madre di Dio, che guidasti la mia difesa, io, tua Città, innalzo l'inno della vittoria e della riconoscenza, per essere stata salvata da terribili sciagure. Tu, però, che hai potenza invincibile, liberami da ogni sorta di pericoli, sicché io a Te esclami: Salve, o Sposa inviolata! |