PREGHIERE PER INTENZIONI PARTICOLARI
Chiediamo la carità
Dio e Signore dell’universo,
nonostante la nostra miseria,
rendici degni di stare insieme.
Fa che siamo uniti senza falsità,
gli uni con gli altri,
legati con la pace e l’amore.
Rendi forte la nostra unione
Con l’azione della tua speranza
E con l’aiuto del tuo figlio Gesù Cristo.
Liturgia siriaca (IV sec.)
Per sapere chi siamo
Non per ragione, né per lingua, né per costumi
Noi siamo diversi dagli altri uomini.
Non abitiamo in città e luoghi riservati,
non usiamo un linguaggio segreto e misterioso,
non conduciamo una vita speciale.
Viviamo in Oriente o in Occidente
Come a ciascuno è capitato,
siamo uguali nel vestito, nel cibo e nel resto,
ma testimoniamo una vita sociale diversa.
Viviamo nella nostra patria come stranieri,
partecipiamo a tutto,
da tutto siamo distaccati.
Siamo nella carne,
ma non viviamo seconda la carne.
Obbediamo alle leggi stabilite,
ma con la vita superiamo le leggi.
Amiamo tutti e da tutti siamo odiati.
Non siamo conosciuti e veniamo condannati.
Siamo poveri e facciamo ricchi molti.
Siamo uccisi e riprendiamo a vivere.
Come eravamo
Noi stavamo smarrendoci nel buio,
e lui ci ha dato la luce.
Come un padre
ci ha chiamato figli suoi.
Noi eravamo ciechi nella mente,
ci eravamo venduti ad opere umane.
Niente altro che morte
era tutta la nostra vita.
Lui si è accorto di noi
e mosso a pietà ci ha salvato.
Lui ha visto che non avevamo nessuna speranza,
e ci ha regalato la sua speranza.
Ci ha chiamato quando eravamo niente,
e da niente ha voluto farci esistere.
Clemente di Roma (I sec.)
In Cammino
Signore mio
che sei la strada sicura
della verità e della vita:
guida il to servo,
cammina insieme a me.
aiutami nelle prove,
proteggimi dal tempo cattivo,
difendimi dal pericolo.
Concedimi la pace e la forza
e il senso della giustizia
per praticare la tua parola. Fa che un giorno
ritorni ricco di bontà.
(Antica preghiera slava)
Abbiamo bisogno
Tu hai voluto che ti conoscessimo,
tu che vinci la violenza dei superbi,
che sciogli gli intrighi dei potenti,
che metti in alto chi è niente,
che butti in basso chi si esalta.
Tu che arricchisci e impoverisci,
che uccidi e dai la vita,
che soccorri chi è in pericolo
e salvi i disperati.
Ti preghiamo, Signore, aiutaci!
Salva i nostri che hanno bisogno,
rialza chi è caduto,
guarisci gli ammalati
e riportaci quelli che se ne sono andati.
Dai il cibo a chi ha fame.
Libera i nostri che sono prigionieri,
aiuta chi è affaticato
e dai coraggio a chi non ne ha.
Clemente di Roma (I sec.)
E' meglio tacere
E’ meglio tacere ed essere
piuttosto che parlare e non essere.
E’ bello insegnare,
se chi parla opera.
Uno solo è il maestro che ha detto e fatto,
e ciò che ha fatto tacendo é degno del Padre.
Chi possiede veramente la parola del Signore
può far udire anche il suo silenzio,
può compiere le cose di cui parla,
può esser conosciuto per le cose che tace.
Ignazio di Antiochia (II sec.)
Vogliamo amarci l'un l'altro
Tutti insieme vogliamo rispettarci.
Non vogliamo curiosare nel vicino
come fanno gli altri.
Vogliamo amarci l’uno con l’altro
perché davvero c’è Gesù Cristo.
Vogliamo che niente ci possa dividere:
con i pastori dimostriamo la nostra fedeltà.
Da soli non possiamo fare cose buone:
tra di noi ci sia una sola preghiera,
una sola richiesta, mente e speranza
nella carità e gioia più grande.
Gesù è uno solo:
niente è meglio di lui.
Vogliamo correre tutti insieme
all’unica casa, al solo Gesù Cristo.
Ignazio di Antiochia (II sec.)
COME PREGARE: CONTRO LE DISTRAZIONI
Il demonio, nostro nemico, usa strisciare e insinuarsi sottilmente per deviare le nostre preghiere da Dio, cosicché una cosa abbiamo nel cuore e un’altra sulle labbra, mentre si deve pregare il Signore con la sincera applicazione non del suono della voce ma dell’anima e del pensiero.
Quale indolenza non è quella per cui ci si fa portar via e si diventa preda di pensieri frivoli e profani, proprio mentre tu preghi il Signore – come se tu potessi avere di meglio da pensare rispetto a quello di cui parli con Dio? Come pretendi di essere ascoltato da Dio, quando tu non ascolti neppure te stesso? E come vuoi che il Signore si ricordi di ciò che domandi nella preghiera, se tu non te ne ricordi tu stesso?
Questo significa non guardarsi affatto dal nemico; questo significa, mentre preghi con Dio, offendere la Sua Maestà con la negligenza della tua preghiera. Questo non è altro che vegliare con gli occhi e dormire col cuore, mentre, al contrario il cristiano anche quando con gli occhi dorme dovrebbe vegliare con il cuore, così come, nel Cantico dei Cantici, sta scritto di colei che parla quale figura della chiesa: “io dormo, ma il mio cuore veglia” (Cantico 5,2).
E perciò l’apostolo è sollecito e saggio ad avvertirci: “siate assidui nella preghiera e vegliate” (Colossesi. 4,2): ci insegna così e ci mostra che possono ottenere da Dio quel che gli chiedono, coloro che Dio vede vigilanti nella preghiera.
S. Cipriano di Cartagine, “la preghiera del Signore, 31”
Preghiera di un anziano che domanda la saggezza
«Signore tu sai che sto invecchiando ed ho sempre più bisogno di te. Ti prego, tienimi lontano dall'abitudine fatale di avere sempre qualche cosa da dire su ogni argomento e in ogni occasione.
Liberami dal desiderio di sbrogliare i casi altrui. Rendimi disponibile ad aiutare gli altri, ma senza sentirmi brava e buona. Trattieni la mia mente dal racconto di dettagli infiniti, dammi ali per volare al punto cruciale: sigilla le mie labbra sui miei dolori e mali fisici.
Essi sono in aumento e la tentazione di riversarli sugli altri è sempre più forte man mano che gli anni passano. Non oso chiedere la grazia sufficiente per apprezzare il racconto dei mali altrui, ma aiutami a sopportarlo con pazienza.
Non oso chiedere una memoria che migliori, ma un po' più di umiltà e meno testardaggine quando la mia memoria sembra cozzare con quella degli altri. Insegnami la lezione che qualche volta posso anche avere torto.
Mantienimi ragionevolmente mite non voglio essere una santa (con alcune persone è così difficile 'convivere!) ma una persona vecchia e acida è uno dei capolavori del demonio.
Dammi la capacità di vedere cose buone e talenti anche in persone non simpatiche, ma credo che ognuno abbia il suo lato in fiore. E dammi, Signore, la capacità di dirglielo. Amen».
C'E' POSTO PER TUTTI
Chi ha lavorato dalla prima ora
riceve il giusto salario.
Chi é arrivato più tardi
é lieto nel rendere grazie.
Chi é giunto a metà giornata
non ha paura: non riceve in meno.
Chi ha tardato fino al pomeriggio
viene senza esitazione.
Chi é arrivato prima di sera
non teme per il suo ritardo.
Il Padrone é generoso:
accoglie anche l'ultimo come il primo,
concede il riposo a tutti;
ha misericordia dell'ultimo
e premia il primo;
all'uno dà, all'altro regala;
apprezza chi ha lavorato
e loda l'intenzione.
Entrate tutti nella gioia del Signore:
primi e secondi riceverete la ricompensa,
ricchi e poveri siate lieti insieme,
godete tutti per la bontà del Signore.
Ippolito di Roma (III sec.)
I GIORNI CHE PASSANO
Signore,
tu hai il potere
sulla vita e sulla morte.
Ecco la mia vita passa
di giorno in giorno,
i mali crescono.
Tu conosci la mia fragilità,
sei forza nella debolezza,
sostienimi nella miseria.
Per molta gente sono stato
oggetto di meraviglia,
perché tu mi hai sostenuto.
Donami la riconoscenza,
perché mi ricordi di te.
Conservami fino alla fine,
come per il passato.
Sei stato tu, per me,
aiuto e protezione.
Efrem Siro (IV sec.)
PREGHIERA DI GUARIGIONE
Padre di bontà, Padre di amore,
ti benedico, ti lodo e ti ringrazio
perché per amore ci hai dato Gesù
Oggi Padre, mi voglio presentare
davanti a te come tuo figlio.
Tu mi conosci per nome.
Volgi i tuoi occhi di Padre amoroso sulla mia vita.
Tu conosci il mio cuore
e le ferite della mia vita.
Tu conosci tutto quello che avrei voluto fare.
E che non ho fatto;
quello che ho compiuto io
e il male che mi hanno fatto gli altri.
Tu conosci i miei limiti, i miei errori e il mio peccato.
Conosci i traumi e i mie complessi della mia vita.
Oggi Padre, ti chiedo
di effondere sopra di me il tuo Santo Spirito,
perché il calore del tuo amore salvifico
penetri nel più intimo del mio cuore.
Tu che sani i cuori affranti e fasci le ferite,
guarisci qui ed ora la mia anima,
la mia mente, la mia memoria e tutto il mio spirito.
Entra in me, Signore Gesù,
come entreresti in quella casa dove stavano
i tuoi discepoli pieni di paura.
Tu apparisti in mezzo a loro e dicesti “Pace a voi”:
entra nel mio cuore e donami la pace, riempimi d’amore.
Noi sappiamo che l’amore scaccia il timore
Passa nella mia vitae guarisci il mio cuore.
Sappiamo, Signore Gesù, che tu lo fai sapere,
quando te lo chiediamo;
ed io te lo sto chiedendo con Maria, Madre Nostra.
Cambia il mio cuore e dammi un cuore generoso,
un cuore affidabile, pieno di bontà, un cuore nuovo.
Fa spuntare in me i frutti della tua presenza.
Donami i frutti del tuo Spirito che sono amore, pace e gioia.
Che scenda su di me lo Spirito delle Beatitudini,
perché possa gustare e cercare Dio ogni giorno,
vivendo senza complessi e senza traumi insieme agli altri, alla mia famiglia e ai miei fratelli.
Ti rendo grazie, o Padre,
per quello che oggi stai compiendo nella mia vita.
Ti ringrazio con tutto il cuore, perché mi guarisci, perché mi liberi, perché spezzi le mie catene e mi doni la libertà.
Che tu sia benedetto e lodato, o Signore!
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