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Forum  >  DISCORSO AI RICCHI - DI S. BASILIO IL GRANDE

Discorso ai ricchi
Contro lo spreco  e il lusso

di S. Basilio il Grande
 
 
La ricchezza distribuita dura, conservata si perde
 
"Se vuoi essere perfetto vendi ciò che hai, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi" (Mt 19,21):
 
A che ti servirà la tua ricchezza? Ti rivestirai di un abito prezioso? Una piccola tunica di due bande ti sarà sufficiente e un solo mantello di cui ti coprirai assolverà perfettamente a ogni esigenza di abbigliamento. Per il nutrimento ti servirà forse la tua ricchezza? Un solo pane sarà sufficiente per riempire il tuo ventre. Perché dunque ti affliggi? Di che cosa pensi di poter essere privato? Della reputazione che la ricchezza assicura?
Se non cerchi la reputazione in terra, troverai quella che é vera e luminosa e che ti condurrà al regno dei cieli. Il fatto stesso di possedere la ricchezza é desiderabile, anche se non dovesse venirne alcuna utilità, tutti riconoscono che lo zelo per le cose inutili é vano. Ciò che sto per dire ti sembrerà forse strano, ma é più vero di tutto.
La ricchezza distribuita nel modo che propone il Signore é fatta per durare; conservata, passa in altre mani. Se la conservi non la possiedi; se la distribuisci non la perdi: “ha distribuito i suoi beni, li ha dati ai poveri; la sua giustizia dura in eterno” (Sal. 111,9). [...] Che risponderai al giudice, tu che rivesti i muri e non vuoi vestire un uomo? Tu che bardi i cavalli e guardi con indifferenza l’aspetto miserabile di tuo fratello? Tu che lasci imputridire il grano e rifiuti di nutrire coloro che hanno fame? [...]
Se tu ascolti: “Vendi ciò che possiedi e da il ricavato ai poveri” (Mt 19,21) per avere le provviste per la gioia eterna, tu te ne vai triste; ma se ascolti: “Da il denaro alle dame ingioiellate, dallo agli scalpellini, ai falegnami, agli artisti del mosaico, ai pittori”, tu ti rallegri come se acquistassi qualcosa di più prezioso del denaro. Ma non vedi queste mura diroccate per effetto del tempo, le cui rovine, come scogli, emergono in tutta la città? Quando esse venivano elevate, quanti poveri vi erano in città, che a causa dello zelo per questa vanità, erano dimenticati dai ricchi di allora? [. . .] Che la tua anima sia grande!
 
 
Quando entri nella casa di un uomo arricchito da poco...
 
 
Quando entro in casa di un uomo grossolano, arricchito da poco, e la vedi ornata di fiori di ogni specie, sento che quest’uomo non possiede niente di più prezioso di ciò che si vede: che egli ama gli oggetti inanimati lascia la sua anima senza ornamento. Di quale utilità meravigliosa sono i letti d'argento e le mense d’argento: le lettiere d’avorio e i carri d’avorio, per impedire che la ricchezza passi ai poveri i quali, intanto, si affollano a migliaia alla tua porta elevando ogni voce che eccita pietà? [. . .] Fissa i tuoi occhi, o uomo, sulla natura della ricchezza! Perché ti lasci prendere da tanta passione per l’oro?
 
 
 
 
 
 
I vangeli sono stati scritti anche per gli sposati
 
 
[. . .] Fino a quando la ricchezza continuerà ad essere principio della guerra, causa che fa forgiare le  armi, che fa appuntare le spade? A causa sua i genitori disconoscono la natura, i fratelli si guardano come assassini. A causa della ricchezza i deserti nutrono gli assassini, il mare i pirati, la città i delatori. Chi é il padre della menzogna? Chi è l’artefice dei falsi? Chi é che genera lo spergiuro? Non é forse la ricchezza? Non è l'ingordigia che si ha per essa? [...] - E’ un aiuto per la vita: le ricchezze sarebbero allora date come provvista di mali?  - E’ una soddisfazione dell’anima: Sarebbe dunque un pretesto per perderla, l’anima? - Ma il denaro é necessario per i figli: questo è un pretesto inconsistente di avarizia. Voi vi trincerate dietro i vostri figli e così rassicurate il vostro cuore. [...] i vangeli, forse, non sono stati scritti per coloro che sono sposati? Se vuoi essere perfetto, vendi ciò che possiedi e da il ricavato ai poveri” (Mt 19,21).

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